Grandi formati e superfici continue: la tendenza che rimodella i tuoi spazi
- Giulia Gavanelli
- 11 giu
- Tempo di lettura: 3 min
Negli ultimi anni grandi formati e superfici continue hanno portato a un’evoluzione importante nel mondo dei pavimenti, sia nelle abitazioni private che negli spazi commerciali.
Sempre più spesso le persone mi chiedono proposte di pavimenti e rivestimenti bagno di grande formato, lastre rettificate con fughe ridottissime o materiali come la resina applicata in opera che eliminano del tutto la presenza di giunti visibili.
Ma cosa c’è dietro questa tendenza? Scopriamolo insieme.
Uno dei benefici più immediati nella scelta di grandi formati è l'impatto visivo dato da un pavimento con fughe minime. La riduzione delle ‘fessure’ tra una piastrella e l’altra, crea una superficie omogenea che conferisce continuità, amplificando lo spazio.
Il nostro occhio non incontra ostacoli, le linee si allungano e l'ambiente acquista una sensazione di maggiore ampiezza e ariosità.
Questo principio sfata un vecchio mito del design: quello secondo cui in uno spazio ridotto sia necessario utilizzare piastrelle di piccolo formato. Pensiamo ai bagni di qualche decennio fa, dominati da formati 20x20 cm o al massimo 30x30 cm, con un reticolo di fughe molto evidente. Ora immaginiamo lo stesso bagno rivestito con lastre di 60x60 cm, 80x80 cm o addirittura con un'unica grande lastra per la zona doccia. Il risultato? Uno spazio che appare immediatamente più grande, ordinato e ampio.
Le grandi lastre, che possono raggiungere dimensioni impressionanti come 100x300 cm o 120x278 cm, permettono di rivestire intere pareti o pavimenti con un numero esiguo di pezzi, creando un ''total look'' di grande impatto.
Oltre al vantaggio estetico di ridurre le fughe, quasi tutte le persone con cui ho avuto modo di lavorare, mi hanno confermato di apprezzare nella vita di tutti i giorni, è la facilità di pulizia e manutenzione.
Le fughe a base cementizia, sono porose, catturano lo sporco e nei casi peggiori sono un accumulo di muffe e batteri, specialmente in ambienti umidi come il bagno e la cucina; richiedono manutenzione straordinaria per essere pulite a fondo.
Spesso è necessario l' utilizzo di prodotti e strumenti specifici (spazzolini, macchine a vapore).
Ma quanto tempo si impiega per queste operazioni di manutenzione e pulizia delle superfici?
Non sarebbe meglio sfruttare il nostro tempo libero diversamente?
Un pavimento rettificato, ovvero con i bordi perfettamente squadrati a 90 gradi, consente una posa con fughe millimetriche (da 1 a 2 mm).
Questo significa:
• Superficie più igienica: meno spazio per l'annidarsi di sporco e batteri.
• Manutenzione ordinaria semplificata: un panno e un detergente neutro sono
sufficienti
• Aspetto inalterato nel tempo: si evita l'antiestetico annerimento delle fughe che invecchia l'aspetto del pavimento.
Oltre ai grandi formati, un altro tipo di materiale che sempre più si sta facendo spazio in certi ambienti e locali pubblici è la resina, una scelta dal forte carattere contemporaneo. La resina è l’ideale per loft e ambienti industriali, ma che si esprime con armonia e alta resa estetica anche in contesti più tradizionali.
La possibilità di essere applicata anche su pavimenti preesistenti, riduce i tempi di
ristrutturazione, in quanto viene applicata in opera da posatori specializzati, creando un
manto continuo, liscio e uniforme.
Dov’è quindi il lato negativo?
Sicuramente il prezzo, perché questo tipo di lavorazione, che necessita di professionisti specializzati, incide sulla spesa di realizzazione rispetto all’acquisto del gres porcellanato.
La scelta di un pavimento a superficie continua o con fughe ridotte al minimo non è solo un vezzo estetico, ma una decisione intelligente che valorizza gli spazi, semplifica la vita quotidiana e garantisce un risultato finale di grande eleganza e pulizia formale.
Che tu stia progettando un bagno moderno, un soggiorno accogliente o un locale di tendenza, questa soluzione può fare la differenza.
Commenti